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dc.contributor.author | Barnabei, Maria | es |
dc.date.accessioned | 2023-09-25T11:11:17Z | |
dc.date.available | 2023-09-25T11:11:17Z | |
dc.date.issued | 2023 | es |
dc.identifier.citation | Barnabei, M. (2023). Il motore di ricerca quale hosting provider attivo responsabile civilmente per la lesione del diritto all’oblio. Actualidad Jurídica Iberoamericana, (18), 1072-1099 | es |
dc.identifier.uri | https://hdl.handle.net/10550/89527 | |
dc.description.abstract | The article analyzes the civil liability of the search engine in case of violation of the right to be forgotten, describing the recent dotrinal and jurisprudential trends in favor of the existence of an active hosting provider. The consequence of these trends is the non-application of the principle of neutrality indicated in the Directive concerning electronic commerce, which, by excluding a general duty to monitor the content posted by users, excludes any provider’s liability. In particular, active hosting providers may be qualified, under certain conditions, as processors of personal data, according to the GDPR, with the consequent liability in case of damages caused as a result of the violation of the duties indicated in the General data Regulation. A confirmation of the existence of the active hosting provider comes from the administrative jurisprudence, which, considering the active role of the provider, has recognised the possibility of considering it as a professional, according to the discipline of unfair commercial practices, with the consequent liability in case of a breach of the duty of diligence. The times seem ready, then, for a regulation of the European legislator in this area.; L’articolo analizza il tema della responsabilità civile del motore di ricerca in caso di lesione del diritto all’oblio, descrivendo le recenti tendenze della dottrina e della giurisprudenza a favore della configurazione di un hosting provider attivo. La conseguenza di tali orientamenti è la non applicazione del principio di neutralità sancito dalla Direttiva sul commercio elettronico, che, escludendo un generale dovere di sorveglianza sui contenuti inseriti in rete dagli utenti, nega la responsabilità del provider. In particolare, gli hosting provider attivi potrebbero essere qualificati, a certe condizioni, come responsabili del trattamento dei dati personali secondo il GDPR, con conseguente responsabilità in caso di danni arrecati per effetto della violazione dei doveri previsti dalla normativa. Una conferma dell’esistenza della figura dell’hosting provider attivo proviene dalla giurisprudenza amministrativa, che in considerazione del ruolo talvolta attivo dell’intermediario dei servizi ha riconosciuto la possibilità di considerarlo professionista in base alla normativa sulle pratiche commerciali scorrette, con conseguente responsabilità nel caso di violazione del dovere di diligenza. I tempi sembrano maturi, allora, per un intervento normativo del Legislatore europeo in materia. | es |
dc.title | Il motore di ricerca quale hosting provider attivo responsabile civilmente per la lesione del diritto all’oblio | es |
dc.type | journal article | es_ES |
dc.subject.unesco | UNESCO:CIENCIAS JURÍDICAS | es |
dc.type.hasVersion | VoR | es_ES |
dc.identifier.url | https://revista-aji.com/articulos/2023/18/AJI18_38.pdf |