L’intervento propone una riflessione sulla produzione fotografica relativa ad alcuni dei principali cantieri che interessano la città di Milano dalla proclamazione dell’Unità d’Italia all’inizio del Novecento. Il primo caso affrontato riguarda il progetto di Giuseppe Mengoni per la realizzazione della Galleria Vittorio Emanuele II (dal 1865) e della nuova piazza del Duomo (dal 1870), operazioni promosse dall’amministrazione comunale che ridefiniscono in modo radicale il centro cittadino. Il secondo nodo della trattazione prende avvio dalla documentazione fotografica relativa al restauro, diretto da Luca Beltrami a partire dal 1893, del Castello Sforzesco. Nel 1906 Milano ospita l’Esposizione internazionale del Sempione, intitolata all’apertura dell’omonimo traforo alpino e in parte approntata nelle vicinanze del Castello. La costruzione del tunnel è presentata attraverso una selezione di pubblicazioni a stampa nei quali la fotografia si fa testimone e interprete di una strategia promozionale affine a quella che informa l’illustrazione del processo di costruzione dell’Esposizione milanese. Come suggerito dalle differenti applicazioni a cui vengono destinate le fotografie, a fianco di una funzione documentaria e operativa per architetti e ingegneri, esse ricoprono un ruolo centrale nel definire l’iconografia di una nuova identità urbana e territoriale, la cui evoluzione è perseguita attraverso azioni in cui l’applicazione delle moderne tecnologie costruttive dialoga con il contesto ambientale e il recupero della memoria storica.