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This contribution is a partial anticipation of the integral critical edition of the mythological faules of Joan Roís de Corella(XV century) for Barcino (ENC). It derives from the need to revise the textual situation of the most representative faula of the initial Corellan narrative phase, namely Lamentació de Mirra, de Narciso, de Píramus i Tisbe, and to propose,where necessary, new textual lessons. It consists of an introductory section followed by a new edition of the text with its critical and complementary apparatuses. In the introduction, essential information is at first provided on the manuscript's tradition and previous editions of the Lamentacions, otherwise known as Lo jardí de amor, with reference to the few existing papers specifically dedicated to it. Then, reflections on the diegetic and semantic coherence of the Corellannarration follow, by inspecting on why the author combines and how he amalgams the three myths, and focusing on the traits of the faula’s autonomy from Ovidian (or neo-Ovidian) formulation of the three stories. This new edition of the faula is accompanied by footnotes, where questions related to the constitutio textus are discussed in detail.Il contributo, che è un’anticipazione parziale dell’edizione critica integrale delle narrazioni mitologiche di Joan Roís de Corella (XV sec.) per Barcino (ENC), nasce dall’esigenza di rivedere la situazione testuale della faula in oggetto (Lamentació de Mirra, de Narciso, de Píramus i Tisbe) e di avanzare, dove necessario, nuove proposte di lettura. Esso consta di due parti, delle quali la prima contiene l’Introduzione, la seconda il Testo con note a piè di pagina, in cui si discutono questioni relative alla constitutio textus, l’Apparato e l’Apparato complementare. Nell’Introduzione si danno informazioni essenziali circa la tradizione manoscritta delle Lamentacions (altrimenti note come Lo jardí de amor) e le edizioni di cui sono state oggetto fino ad oggi; quindi si illustra in breve lo stato degli studi (pochi articoli) dedicati ad esse. Seguono riflessioni sulla coerenza diegetica e semantica del testo; sostanzialmente, ci si chiede perché l’autore combini i tre miti e come li amalgami, e quale sia il ruolo svolto da ciascuna delle tre figure esemplari; quindi, si mettono a fuoco i tratti di autonomia dell’opera rispetto alla formulazione ovidiana (o neo ovidiana) delle tre storie.Il contributo, che è un’anticipazione parziale dell’edizione critica integrale delle narrazioni mitologiche di Joan Roís de Corella (XV sec.) per Barcino (ENC), nasce dall’esigenza di rivedere la situazione testuale della faula in oggetto (Lamentació de Mirra, de Narciso, de Píramus i Tisbe) e di avanzare, dove necessario, nuove proposte di lettura. Esso consta di due parti, delle quali la prima contiene l’Introduzione, la seconda il Testo con note a piè di pagina, in cui si discutono questioni relative alla constitutio textus, l’Apparato e l’Apparato complementare. Nell’Introduzione si danno informazioni essenziali circa la tradizione manoscritta delle Lamentacions(altrimenti note come Lo jardí de amor) e le edizioni di cui sono state oggetto fino ad oggi; quindi si illustra in breve lo stato degli studi (pochi articoli) dedicati ad esse. Seguono riflessioni sulla coerenza diegetica e semantica del testo; sostanzialmente, ci si chiede perché l’autore combini i tre miti e come li amalgami, e quale sia il ruolo svolto da ciascuna delle tre figure esemplari; quindi, si mettono a fuoco i tratti di autonomia dell’opera rispetto alla formulazione ovidiana (o neo ovidiana) delle tre storie.
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