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Resum La ?lamentaciò que féu el rei de Tunis ans de morir? (Tirant, caps. cccxliv-cccxliv) è un discorso che ha tinte stoicheggianti e si incentra sull?idea della gloria e della fama, per concludere che l?unico modo di conquistare la libertà e la fortuna quando sono avverse è di farlo con la propria morte. Strapparsi le bende e aprirsi le ferite per ?cacciare? la propria anima dal corpo, ricorda il modo in cui Catone morì. Catone si diede la morte in un modo che rimase esemplare, e Seneca lo descrive in una delle sue Epistolae ad Lucilium. Questo episodio narrato da Seneca era accessibile a Joanot Martorell in traduzione catalana (in due versioni). Ma la fonte più probabile di Martorell è la versione della morte di Catone che Seneca offre ne De Providentia, perché questa combina l?atto del suicidio, la sua rimozione delle bende e il discorso sulla morte come supremo gesto liberatorio e di assoluta indipendenza. Paraules clau Tirant lo Blanc, stoicismo, Catone, Seneca, Epistolae ad Lucilium, De providentia. Abstract The ?lamentaciò que féu el rei de Tunis ans de morir? (Tirant, caps. cccxliv-cccxliv) is a stoic speech that focuses on the idea of ??glory and fame, to conclude that the only way to conquer freedom and good fortune when they are adversaries is to do so with their own death. Tearing the bandages and opening their wounds to ?hunt? their soul out of the body, recalls the way Cato died. Cato died in a way that remained exemplary, and Seneca describes it in one of his Epistolae ad Lucilium. This episode narrated by Seneca was accessible to Joanot Martorell in Catalan translation (in two versions). But the most probable source of Martorell remains Senecan version of the same death in his De Providentia, because this version combines the act of suicide, its removal of the bandages, and the speech of death as the supreme liberating gesture of absolute independence. Keywords Tirant lo Blanc, stoicism, Cato, Seneca, Epistolae ad Lucilium, De providentia.
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