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Se podría afirmar, en definitiva, que el uso de los regionalismos en mi traducción
se enmarca dentro de la misma voluntad de Consola de recuperar
la memoria lingüística, pero también responde a un deseo de rendir la variada
riqueza expresiva del original. Y con este afán puse especial empeíio en
conservar la respiración del texto consoliano, conservando su misma puntuación
y privilegiando su oralidad, su sonoridad y cadencia. Por todo ello, el resultado de este empeño y este uso del habla murciana en la traducción
permite por una parte reflejar la compleja variedad lingüística del texto original
y por otra enriquecer la versión española del relato a través de una variedad
de matices, si no idénticos, cuando menos similares a los que el autor
ha querido infundir a su escritura, ofreciendo así al lector español las mismas
valencias cargadas de sorpresa y redescubrimiento de su propio idioma que
Consola brinda a su lector italiano. Además, con ello también el lector italiano
puede llegar a percibir mejor determinados matices lingüísticos y estilísticos
en la lengua de partida, que de otro modo -debido al automatismo de su propia
lengua materna- podrían pasar por alto. Esta singularidad la expresa el
profesor Ferroni, al comentar mi traducción de "Filosofiana", en los siguientes
términos:
Un risultato del genere poteva essere realizzato solo nell'ambito di un
uso non mercificato della traduzione e della letteratura, cioe partendo da
una passione fortissima come quella di Irene per la letteratura e per un
autore specifico come Consola. Sfogliare e leggere questo libro, come ho
fatto in parte, da veramente un grande piacere: e nel seguire questa traduzione
si possono comprendere tanti aspetti dell'originale che magari
alla lettura diretta dell'originale possono essere sfuggiti. Uno dei vantaggi
della lettura di traduzioni fatte con un impegno cosl attento, (penso
anche a traduzioni di classici) e di costringere il lettore della lingua
di partenza -come sono io in questo caso- a capire, seguendo diversi
movi menti della traduzione, particolari sviluppi e momenti del testo, sia
da! punto di vista semantico che da! punto di vista stilistico, che nella
disinvoltura della lettura nella propria lingua sfuggivano. Traduzioni di
questo tipo aiutano lo stesso lettore della lingua d'origine a capire meglio
strutture e meccanismi linguistici che !'automatismo mentale della
lettura della propria lingua non faceva notare. Cio accade naturalmente
quando le traduzioni sono fatte davvero bene, quando partono da! presupposto
che il primo compito del traduttore e rispettare il testo, avvicinandosi
amorosamente al testo, senza limitarsi soltanto a voler offrire
un servizio al lettore che ignora la lingua di partenza. La traduzione
offre cosl anche uno strumento fondamentale di comprensione allettore
competente della lingua di partenza, finisce per sostenere in profondita
il suo sguardo critico.
Se trataba, pues, en conclusión de rendir la misma "passione linguistica" y las mismas ideas que Consola había querido desarrollar en su escritura Consola,
de hecho, ya había dejado claro en varias ocasiones la intencionalidad de
llevar a cabo una labor de "recupero" en su obra. En este contexto, durante las
terceras "Jornadas Internacionales" sobre su obra que organicé en Valencia
los días 14 y 15 de abril 2008, como homenaje a su 75 aniversario y titulado
precisamente "La pasión por la lengua: Vincenzo Consola (Homenaje por sus
75 años)", le formulé una pregunta19 en este sentido. La respuesta del autor no
deja lugar a dudas. Su principal empeí'ío había sido siempre el de recuperar la
memoria histórica y la lingüística, hasta el punto de que una y otra alcanzan
a sus ojos la primera posición en lo que considera debe ser el objetivo último
de la literatura. Pero para concluir dejaré la palabra al propio Consola:
Attraverso i miei romanzi che sano quasi tutti di sfondo storico, di storia
come metafora del presente, ho voluta raccontare non solo la Siciria ma
anche !'Italia. Sano i miei romanzi di recupero storico e memoriale, ma
anche di recupero linguistica. La mía scrittura infatti ha una sua specificita
e la ricerca al di la deila orizzontalita deila lingua italiana di queiie
che io chiamo le lingue sepolte che sano le antiche lingue che neiia mia
terra si sano parla te. E questo ancora un bisogno di recupero deila memoria
che e anche recupero linguistica. Credo che questo sia lo scopo
deiia letteratura, perché la letteratura non puo che essere memoria
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